I. Noi per le bare dei poveri, per le nostre primavere già estate.
II. Non aspettatevi queste montagne. Quando il consunzionismo perviene alla sua acquisizione, a stabilire la complessiva deformità: pezzi di vento, metodi e patologie.
III. Fontane di foglie secche al dissolversi nella città, i corpi incappucciati nelle sale d’aspetto di magia rancida, il miele dei pomeriggi d’estate, il sanguinare inarticolato, bloccare il respiro, i polli del frammento 37.
IV. Relazioni di giudizio ed inferenza: l’impossibilità di riconoscere gli spasimi e la schiuma degli epilettici, indilazionabili nelle logiche floreali del pensiero sacrificale azteco.
V. Potremmo poi trovare un modo di aborrirci, come dovremmo. L’elettricità è un proseguimento, spiegazione della negazione. Una nebbia densa piena di fulmini. Per definire l’interazione consideriamo reificazioni come: manifesto; baleno; presentimento.
VI. L’aria è addensata di demòni. Il quartiere è la forma europea del deserto.
VII. Ciò che non può essere ulteriormente sezionato, la provenienza essenziale all’interno dell’orizzonte prefigurato, l’iscrizione sul tempio:
BESTIE AFFAMATE